Antologia filosofica. dai Greci al nostro tempo (2012) by Emanuele Severino

autore:Emanuele Severino [Severino, Emanuele]
La lingua: ita
Format: epub
editore: BUR
pubblicato: 2014-12-23T23:00:00+00:00

J.J. ROUSSEAU, Del contratto sociale, trad. it. di R. Mondolfo, in Opere, a cura di P. Rossi, Sansoni, Firenze 1989, vol. I, pp. 284-286.

XV

Il criticismo kantiano

1. L’oggetto del conoscere

Kant (1724-1804) dichiara l’impossibilità di conoscere le «cose in sé stesse» (cioè le cose esterne, indipendenti rispetto alla conoscenza umana). Di conseguenza, la metafisica risulta impossibile come scienza, e la conoscenza epistemica è limitata all’ambito dei «fenomeni». (FM, XV, 1-2) Il concetto di «fenomeno», tuttavia, è connesso al pensiero dell’esistenza delle cose in sé stesse: sì che, pur non conoscendo nulla di esse, debbo tuttavia dichiararle esistenti. (FM, XV, 3) Esse sono, cioè, dei puri pensati («noumeni»), dei quali l’essenza stessa del sapere universale e necessario richiede l’inconoscibilità. (FM, XV, 4) L’epistéme richiede, infatti, che siano gli oggetti a regolarsi sulla conoscenza (e non viceversa), perché solo così la conoscenza può essere a priori (e avere, perciò, il carattere dell’universalità e della necessità). (FM, XV, 5) Il carattere a priori della conoscenza, inoltre, coincide col suo carattere produttivo: la conoscenza a priori è la coscienza che l’uomo possiede della propria produzione delle leggi del mondo. (FM, XV, 6)

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